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mercoledì 15 ottobre 2008
martedì 18 settembre 2007
La latteria
Nel 1999 e' nata la Societa' agricola cooperativa "Caseificio Valle Elvo". Tra i soci fondatori troviamo alcuni allevatori, le Comunita’ Montane Alta e Bassa Valle Elvo, l'Associazione "Amici di Bagneri". Nei primi 3 anni e mezzo di attivita' si sono lavorate piccole partite di latte di soci in un laboratorio in affitto. Nel frattempo si e' iniziata la costruzione della nuova struttura e l’attivazione della latteria a Occhieppo Superiore.
Guarda la fotogalley n° 1
Questa, attualmente, impegna 3 dipendenti a tempo indeterminato, 2 con particolare contratto, alcuni consulenti, e una foltissima schiera di volontari: a partire dal Presidente della Cooperativa e dall’Amministratore delegato – che dedicano interamente le loro forze all’opera – sino a persone impegnate poche ore all’anno per la confezione di cestini omaggio. Oggi il caseificio conta 41 soci (degli 11 fondatori nel 1999), lavora circa 2,4 milioni di litri/anno, proveniente interamente dal Biellese, ha un catalogo di svariati prodotti e il fatturato raggiunge somme degne di nota (attorno a 1,1 milioni €/anno).
L’esterno del “Caseificio Valle Elvo” nella zona industriale di Occhieppo Superiore (gennaio 2007)
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Questa, attualmente, impegna 3 dipendenti a tempo indeterminato, 2 con particolare contratto, alcuni consulenti, e una foltissima schiera di volontari: a partire dal Presidente della Cooperativa e dall’Amministratore delegato – che dedicano interamente le loro forze all’opera – sino a persone impegnate poche ore all’anno per la confezione di cestini omaggio. Oggi il caseificio conta 41 soci (degli 11 fondatori nel 1999), lavora circa 2,4 milioni di litri/anno, proveniente interamente dal Biellese, ha un catalogo di svariati prodotti e il fatturato raggiunge somme degne di nota (attorno a 1,1 milioni €/anno).
La sala di produzione della Latteria
Il caseificio e’ stato finanziato dalle Comunita’ Montane Alta e Bassa Valle Elvo, dalla Regione Piemonte attraverso programmi propri (progetti integrati), dalla legge regionale sull’agro-industria e quella sulla cooperazione, da finanziamenti dei soci e con l’accensione di un mutuo presso un istituto di credito locale (Biverbanca)
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